Si suppone, dato che come detto in precedenza ci sono diverse versioni dell'accaduto:
I Marò (così detti i militari del reggimento di San Marco) e il capitano della nave sostengono che la sparatoria sia avvenuta soltanto dopo gli avvertimenti e l'avvistamento di armi a bordo dell'imbarcazione dei pescatori.
Freddie Louise, il capitano della St. Antony, ha invece dichiarato che i pescatori sono stati uccisi (uno sul colpo, l'altro morto in seguito per le ferite riportate) senza alcun motivo dai militari italiani.
Il 19 febbraio 2012 i due fucilieri ritenuti colpevoli son stati arrestati e tenuti in custodia fino al 23 febbraio, per poi essere messi nuovamente sotto custodia per undici giorni e infine inviati al penitenziario di Trivandrum.
A Massimiliano Latorre e Salvatore Girone, i due Marò, è stato concesso in occasione delle elezioni politiche di rientrare in Italia (fino al 22 marzo 2013), ma il 10 marzo 2013 il Ministero degli Esteri italiano ha deciso di non rispedire i militari in India, dove secondo il tribunale Indiano dovrebbero essere processati, infrangendo gli accordi presi con lo Stato medio
La reazione della Corte Suprema Indiana è arrivata ieri, disponendo che l'ambasciatore Italiano in India non potrà lasciare il paese prima del 19 marzo 2013, quando all'udienza fissata dalla stessa Corte deciderà se lasciarlo andare o meno. Daniele Mancini, l'ambasciatore, dovrà presentare entro il 18 marzo le motivazioni per le quali l'Italia ha deciso di non rispettare i patti.
Ci troviamo di fronte a un incidente diplomatico di grave importanza che potrebbe causare il declino dei rapporti economici e politici tra l'Italia e l'India, come annunciato dal Primo Ministro Manmohan Singh.
Questi problemi si sarebbero potuti evitare se gli enti italiani coinvolti nel caso avessero utilizzato metodi di approccio diversi, dato che a mio personale avviso il promettere di riportare i militari in India e poi smentirsi mette dalla parte del torto anche il nostro Stato.
Fonti: Repubblica.it (1), Repubblica.it (2), fanpage.it, Wikipedia.org.

Nessun commento:
Posta un commento