mercoledì 13 marzo 2013

Tony Buzan e le mappe mentali.

MIND MAPPING, ovvero, mappa mentale. Proprio così, si tratta di un innovativo metodo di ''mappare la propria mente'', stavolta, però, mappare il proprio pensiero sarà più produttivo che mai. Di cosa si tratta in realtà? E' un utile e intelligente metodo di studiare bene e sopratutto velocemente basato su ricerche e tesi di psicologia sul nostro cervello, in particolare il nostro pensiero cognitivo e il metodo attraverso il quale questo nostro ''CPU biologico'' elabori le informazioni.





FUNZIONAMENTO CERVELLO
Partiamo dai dati tecnici su come funzioni in questo campo il cervello.
Nel campo della memoria la nostra mente è particolarmente sensibile agli stimoli che gli giungono dall'esterno.
Possiamo anche considerare il nostro cervello, e di conseguenza la memoria, come un comunissimo computer. In un computer abbiamo varie schede adibite a varie funzioni, la memoria equivale alla scheda di memoria. In particolare abbiamo due tipi di memoria: una a lungo termine, come un hard disk, e con una portata temporanea, come la ram di un computer che si resetta ogni volta che noi accendiamo l'apparecchio. E' la memoria a lungo termine che ci permette di immagazzinare le informazioni per anni e anni e anche queste possono essere particolarmente suscettibili a stimoli esterni, non a caso possediamo diversi tipi di questa memoria come l'olfattiva, che ci porta a galla vecchi ricordi apparentemente dimenticati con uno stimolo olfattivo analogamente a quella gustativa e tattile, quella uditiva, che si attiva quando sentiamo un suono che abbiamo già sentito e ci permette di ricordare quando è successo e di cosa si tratta, infine quella visiva che ricorda le immagini che abbiamo visto e le ricollega a altre immagini per far percepire la somiglianza. Per quanto riguarda la memoria a breve termine, o ram se così vogliamo chiamarla, ha un tempo e una capacità di carico oltre alla quale non può andare, d'altronde se noi proviamo a forzare un pc caricandone al massimo la memoria ram si rischia il blocco di questo. Così, caricando troppo anche la nostra memoria ram, si rischia di farla funzionare male e in termini pratici equivale alla perdita di attenzione.
Per quanto riguarda quest'ultima, il discorso è un po' più delicato.
L'attenzione e la nostra capacità di concentrarci hanno, come già detto prima, un limite di tempo e superato questo limite si avrà una performance molto scarsa in termini di concentrazione. Traducendo il tutto in valori concreti si può affermare che la capacità di concentrazione di una comune persona si aggira intorno alla durata di circa 15, 20 minuti e un tempo limite massimo di 40 minuti. Per ogni 40 minuti di concentrazione utilizzata, però, sono necessarie delle pause di almeno 20 minuti dove ci si dedica a qualcosa non attinente a ciò che facevamo in quei 40 minuti. Non è certo un buon metodo accanirsi ore e ore per ricordare un capitolo di storia o scienze se ormai il nostro cervello chiede il timeout.
Nel lasso di tempo di pausa che noi passiamo il nostro cervello è ancora impegnato su ciò che studiavamo prima, infatti in modo inconscio il cervello sta riorganizzando tutta quella mole di file che noi abbiamo appena appreso, per cui non bisogna scoraggiarsi se appena finito di studiare non ricordiamo ancora ciò che abbiamo imparato.


TONY BUZAN E LA MAPPA MENTALE

Nella foto: Tony Buzan
Detto questo, su tutti questi principi si basa il metodo di studio che fa uso del mind mapping.
Il metodo del mind mapping è stato ideato e realizzato dal cognitivista inglese Tony Buzan 
e si basa su una serie di metodi che convogliano le potenzialità visive e cognitive in un singolo motore di apprendimento. In questo modo è stato dimostrato che un normale libro di testo scolastico sia utile per il
20%, mentre il rimanente 80% sia solo approfondimento totalmente opzionale in termini di utilità.
Utilizzare tale metodo significa migliorare sensibilmente la vista e rafforzare i muscoli oculari permettendoci di eseguire una lettura più veloce. Inoltre si migliorano le capacità di apprendimento e si ha la possibilità di estrapolare i concetti fondamentali di ciò che leggiamo in un tempo drasticamente inferiore di quello che di solito si impiega.
Questo metodo è stato creato in base alle risposte che il nostro cervello dà quando viene implicato in azioni come quella dell'apprendere qualcosa.
Prima di tutto il nostro cervello è diviso in due parti che svolgono funzioni diverse: l'emisfero sinistro, che controlla la parte destra del nostro corpo, e quello destro, che invece corolla quella sinistra.
L'emisfero sinistro è quello adibito al pensiero astratto ed è quello funziona per l'apprendimento, la logica, le abilità matematiche, il pensiero astratto e per intuizione. L'emisfero destro, invece, è quello che si occupa del nostro pensiero creativo come pensare a immagini, la stessa creatività, le abilità artistiche ecc.
La vera innovazione del mind mapping è quella di coinvolgere entrambi gli emisferi, che di norma lavorano separatamente, per un più alto rendimento.





COME CREARE UNA MAPPA MENTALE.

Dopo aver spiegato quali processi agiscono dietro alla capacità di apprendimento andiamo ora a vedere come mettere in pratica ciò che è stato detto. Prima di creare una mappa mentale, però, è necessario seguire delle linee guida per sapere come strutturare la mappa mentale.

Per la spiegazione facciamo riferimento al comune studente che deve studiare e vorrebbe fare la mappa mentale dell'argomento da studiare.


  1. Prima di tutto è necessario analizzare velocemente ciò che si deve studiare per dare al nostro cervello un'idea di come organizzare gli argomenti durante la fase di rielaborazione.
    Basterà scorrere le pagine da studiare e dare un'occhiata riguardo all'argomento, la mole del testo, quante parole chiave ci sono, insomma capire che cosa andremmo a studiare.
  2. Una volta concluso il primo passaggio si passa a dare una linea guida scritta di ciò che sappiamo già sull'argomento, per tale scopo è molto utile prendere appunti durante le ore di lezione. Nel caso non si sappia nulla o non si abbiano appunti dell'argomento si può saltare questa fase benché sia abbastanza importante e molto utile.
  3. Come in ogni cosa che facciamo ci serve un obiettivo, per cui focalizziamo la nostra attenzione su che obiettivi vogliamo raggiungere e definiamo delle domande sull'argomento a cui rispondere una volta finito di studiare. Qualora avessimo dei dubbi sulle risposte, una volat finito di studiare, possiamos empre ricontrollare il testo o gli appunti.
  4. A questo punto possiamo passare alla fase di ''rassegna'' degli argomenti nel libro e qui dobbiamo vedere e prendere in considerazione tutto ciò che non troviamo direttamente nel testo della spiegazioni, ad esempio note, didascalie, glossari che ci potranno servire dopo.
  5. Siamo arrivati alla fase dell'anteprima del lavoro, la parte dove dobbiamo trovare nel testo ciò che ci sembra veramente importante e che spesso è riconoscibile perché talvolta lo troviamo in grassetto. Di norma ciò che ci può interessare si trova all'inizio o alla fine del testo e ciò che sta in mezzo, e che ci sembra più difficile, è una parte di puro approfondimento non strettamente necessaria. E' molto utile fare riferimento anche a riassunti o schemi che spiegano l'argomento, spesso a fine capitolo.
  6. Infine arriviamo alla parte di ''revisione'' generale dove controlliamo se rimane ancora qualcosa che ci può servire.
  7. Ora ci basterà leggere ciò che abbiamo messo in evidenza nel testo, limitandoci a intervalli massimi di 40 minuti e rispettive pause di 15, 20 minuti.
Seguiti tutti questi passaggi arriviamo a prendere degli appunti, badate, non mappe concettuali che sono qualcosa di molto diverso. Semplicemente annotiamo cosa ci interessa del testo, le nostre riflessioni, ciò che ci sembra importante e ciò che non ci piace.

Ora siamo arrivati al momento della creazione della nostra mappa mentale.

Ecco un esempio di mappa mentale.



                 












Prima di tutto, per poterla realizzare, bisogna aver seguito i passaggi descritti sopra per avere gli elementi da inserire.
Come si può notare, una mappa mentale è molto colorata e segue uno schema ''radiale gerarchico'', ovvero uno schema a diramazione che parte dal centro e va ramificandosi secondo il principio per il quale i rami più grandi rappresentano un argomento importante e principale dal quale nascono altri rami più piccoli corrispondenti ad altri argomenti subordinati a quello principale.
E' molto utile scrivere il testo in stampatello maiuscolo per rendere più facile la lettura e inoltre sono pressoché fondamentali delle immagini o disegni perché assieme ai colori vanno a stimolare l'emisfero destro del nostro cervello, appunto quello adibito alla creatività.
Questo schema potrà sembrare complicato ma, dato che l'abbiamo realizzato noi stessi, sappiamo dove abbiamo collocato ciascun argomento e riusciamo ad arrivarci subito.
La mappa mentale è stata concepita per aiutare il nostro cervello a creare collegamenti tra concetti e le loro spiegazioni in modo rapido e che coinvolge veramente tutto il nostro cervello.


Grafico quantità-tempo utilizzando il metodo della mappa mentale.
Questo è un grafico-tempo per quanto riguarda il ripasso di ciò che abbiamo studiato, utilizzando come strumento la mappa mentale. Nel grafico è indicato l'intervallo di tempo di ripasso rispettivamente: dopo 10 minuti dalla fine dello studio, dopo 24h, dopo 1 settimana, dopo 5 mesi e se necessario dopo qualche anno.





Se seguito bene, questo metodo aiuterà veramente ad avere le conoscenze che ci interessano con con noi per tutta la vita. Basta vedere il grafico, il metodo permette di acquisire le conoscenze che vogliamo e di imprimerle sulla nostra scheda di memoria cerebrale a vita.


Ricordatevi, non si studia per prendere un bel voto quando si è studenti, né per apparire acculturati di fronte agli altri, ma per ''fare nostro il sapere del mondo''.


Nei seguenti link potete trovare documentazione e comprare il libro di Tony Buzan, inoltre vi propongo un'utilissimo video che spiega passo per passo ciò di cui ho parlato nell'articolo incentrato però sull'apprendimento giovanile. Esistono anche programmi per creare mappe mentali, ve ne propongo uno.


-Link per il libro sulle mappe mentali di Tony Buzan.
-Xmind, software per creare mappe mentali.
-Video sul funzionamento delle mappe mentali


Fonti: http://it.wikipedia.org/wiki/Intelligenza#La_teoria_delle_intelligenze_multiple
         http://it.wikipedia.org/wiki/Mappa_mentale
        http://it.wikipedia.org/wiki/Lettura_rapida
       http://www.tonybuzan.com/
      http://www.youtube.com/watch?v=iHhNFVplE2Q
      

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